L’Intelligenza Artificiale per la Traduzione

L’Intelligenza Artificiale per la Traduzione

I traduttori e gli interpreti non saranno sostituiti dall’intelligenza artificiale ma saranno sostituiti da traduttori e interpreti che usano l’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale avanza in tutti i settori, ma in quello della traduzione in realtà è presente già da molti anni. Le prime forme di traduzione automatica praticavano una traduzione letterale e a tutti noi almeno una volta nella vita è scappata una risata per via di una traduzione automatica alquanto bizzarra!

Poi è entrata in gioco la traduzione corpus-based e, soprattutto, la traduzione neurale che prende in considerazione il contesto e impara dai suoi stessi errori. La svolta in termini di accuratezza è stata netta, tanto da spingere le multinazionali a investire enormi fondi nel settore e a utilizzarla nei propri sistemi.

La capacità di elaborare enormi quantità di testi in così poco tempo è inarrivabile per le umane capacità di un traduttore. E le conseguenti potenzialità di risparmio economico per le aziende sono vastissime. Risulta difficile valutare in termini assoluti la qualità delle traduzioni automatiche più recenti che a tratti sembrano altamente performanti mentre deludono inaspettatamente e clamorosamente se il contesto non asseconda la prevedibilità.

È tuttavia evidente che in alcuni contesti, a determinate condizioni, i sistemi di machine translation producono ottimi risultati nonché un indiscusso risparmio di tempo e denaro ed è impensabile che in un’epoca post crisi economica e post covid, le aziende rinuncino a un tale guadagno.

Si muove anche l’intelligenza artificiale applicata all’interpretariato che – insieme all’aiuto delle più avanzate società di grafica – riserverà a breve sorprese soprattutto sul remoto e sulle videoconferenze.

Come in tutte le rivoluzioni industriali, parte del lavoro dell’uomo sarà in futuro fatto dalle macchine. Ma come nelle precedenti rivoluzioni industriali ci vorranno gli esseri umani ad azionare, manovrare e controllare le macchine. Ecco perché è assolutamente vitale per i traduttori, gli interpreti, i mediatori linguistici e gli esperti di lingua e comunicazione in generale – adoperarsi al massimo e nel più breve tempo possibile al fine di acquisire il know-how necessario per sapere utilizzare i software di AI (Artificial intelligence) applicati al mondo della traduzione ed evitare il fortissimo rischio di obsolescenza professionale.

Soltanto un essere umano professionista del settore sarà in grado di riconoscere un errore di traduzione fatto dall’intelligenza artificiale, benché questa abbia una capacità di elaborazione delle informazione infinitamente più potente.

Per questo la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici Palermo ha operato un upgrade della materia di informatica che – aggiornandosi ai più recenti progressi tecnologici – diventa Intelligenza Artificiale per la Traduzione.

I nostri studenti impareranno a utilizzare in maniera avanzata i CAT Tools (Computer-Assisted Translation) grazie al programma accademico di Phrase – the leading translation management software, svilupperanno competenze sull’acquisizione della Machine Translation già integrata nel software e sulla sua revisione tramite la tecnica del Post-editing. Inoltre, acquisiranno competenze sulle tecniche della Localizzazione, tra i settori maggiormente in ascesa dell’industria della traduzione.

Scopri il nostro piano di studi e contattaci per maggiori info!

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